domenica 4 agosto 2019

Editoriale n.16




GRADINI 2

Un altro gradino. «la rosa necessaria» si è accasata presso un nuovo editore.

Siamo grati a Ignazio Catauro, il temerario "Kat", che per un anno ci ha permesso di uscire con un prodotto gradevole anche esteticamente. La nostra storia continua ora con eDimedia: speriamo di poter raggiungere nuovo pubblico, conservando il consueto rigore e navigando lontano dalla chiacchiera.

Per inaugurare la collaborazione l'editore ha deciso di pubblicare un numero molto più corposo del normale, con alcuni testi poetici assolutamente rilevanti (D'Elia, Di Francesco, Villa). Alcuni di questi vogliono essere il piccolo contributo che una rivista di provincia dà alla comprensione dei grandi avvenimenti civili e politici, italiani ed europei del nostro tempo. La guerra bosniaca, di cui Di Francesco è stato appassionato e nello stesso tempo lucido osservatore sulle pagine de « il manifesto», è un buco nero nella coscienza di ogni europeo, con il quale bisognerà fare i conti per lungo tempo.

Anche Adriano Sofri, su altre posizioni, aveva testimoniato una partecipazione profonda a quel dramma. Ora quell'uomo è in prigione, insieme a Bompressi e a Pietrostefani, per scontare ventidue anni, grazie alla confessione di Leonardo Marino (libero), che lo ha indicato come mandante dell'omicidio del commissario Calabresi. Al di là del percorso di Sofri, lontano oramai dalle idee che professava come leader "carismatico" di Lotta Continua, ci sembra che questa condanna getti un'ombra terribile sull'attività di persone che, pur sbagliando spesso, hanno posto problemi reali (le notizie di questi giorni sull'attività dei servizi segreti stranieri in Italia in relazioni alle stragi lo testimoniano). Il processo Sofri (si veda il libro di Carlo Ginzburg) ha moltissime anomalie che ne rendono necessaria una revisione. La pubblicazione del brano inedito di Gianni D'Elia, anch'egli militante di Lotta Continua in quegli anni, è il nostro contributo ad una battaglia civile e politica nello stesso tempo: in nome di quel "futuro anteriore" di cui ha parlato Sofri, «del vincolo misterioso che lega ciò che sarà a ciò che è già stato».

NICOLA SGUERA



"...ciò che sarà a ciò che è stato”. È da qui che riprendiamo il discorso con «la rosa necessaria»; ciò che è stato è indispensabile per ciò che sarà. eDimedia ce la metterà tutta, perché la rivista possa non solo ritornare agli abbonati, ma crescere ancora. Tanto coraggio merita tutto l'impegno possibile. Che questo sia il primo passo di un lungo cammino.

L'EDITORE

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